Distinzione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale
Da sempre esiste una divisione netta tra lavoro manuale in qualche modo bistrattato e lavoro intellettuale o impiegatizio e ciò si riflette anche sui diversi trattamenti economici. attualmente l'avanzamento tecnologico ha fatto sì che
la divisione sia meno netta che in passato. Se si pensa alle catene di montaggio robotizzate dove i cosiddetti operai devono mettere mano ai robot riparando o riprogrammando, si capisce bene che non si tratta di un banale lavoro manuale,
ma di qualcosa di più complesso. Al contrario oggi, spesso l'attività di un impiegato si riduce all'immissione di dati in appositi programmi che poi effettuano tutte le operazioni del caso. Di fatto l'organizzazione a catena di montaggio
rischia di scomparire nell'industria per imporsi nei servizi. Già parte dei servizi segue l'organizzazione della catena di montaggio e l'open space è la versione impiegatizia del capannone industriale. rimane la percezione nei più
dell'operaio come lavoro manuale e dell'impiegato come lavoro intellettuale e ciò si riflette anche negli emolumenti percepiti. Il lavoro dell'operaio viene considerato faticoso. In qualche modo l'impiegato viene concepito come se
tramite il lavoro si realizzasse, mentre l'operaio no. Ciò si riflette sugli stipendi ed è facile trovare semplici operai che con turni notturni o festivi e ore di straordinario abbiamo uno stipendio paragonabile a quello di un quadro
nell'ambito dei servizi.